Si può dire senza voce

Si può dire senza voce
Tutti noi, in quanto animali sociali, stiamo attraversando un periodo molto faticoso. Soprattutto i più piccoli, nati in epoca di distanziamento e di mascherine, hanno bisogno di abbracci e di sorrisi. Sappiamo bene quanto siano importanti per il rispecchiamento, per crescere sviluppando l'empatia. Nell'attesa di poterli scambiare davvero, e non solo virtualmente, parliamo con i nostri bambini di baci e abbracci, spieghiamo quanto ci mancano e quanto sono importanti. Come dice la neuroscienziata Crucianelli: "Il tatto ci riconnette agli altri ma forse in meno meno intuitivo ci riconnette anche a noi stessi… proprio come la parola il tatto può rappresentare un ponte tra passato e presente, una finestra sui nostri ricordi e anche un po' su noi stessi". "Si può dire senza voce", di Armando Quintero e Marco Somà (Glifo, 2016), è un albo illustrato che in un'atmosfera onirica dà voce a giraffe, tigri, elefanti ed altri animali, spiegando la potenza emotiva del contatto. Perché tutti abbiamo bisogno di un abbraccio.



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